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Viscere mentali



Viscere mentali, un'opera di Gian Carlo Mattioli (particolare)

Venerdì 15 gennaio, dalle ore 18 alle 20, inaugurazione della mostra Viscere Mentali, opere di Gian Carlo Mattioli.

Orari di apertura: dal 15 al 22 gennaio, dalle ore 18 nei giorni di programmazione della stagione teatrale.

Viscere mentali

"Non esistendo il vuoto assoluto ogni concetto si materializza in spazi con forme e colori.

La mente è un universo che contiene infinite forme e che esprime idee che si contrappongono, si fondono o restano in attesa di essere tradotte in altra dimensione.

Come un corpo umano, la mente si organizza in dimensioni del tutto personali, in forme in parte predeterminate e in parte riordinate dall'uomo.

Dopo molteplici analisi perciò ho rappresentato i miei concetti come “viscere”, “bolle” contenenti desideri ed aspirazioni, debolezze e forze, suscettibili di esplodere o di restare stabili.

Tali forme sono da me tradotte in opere grafico-pittoriche , dove utilizzo una tecnica mista che va dall'uso della penna biro, del pastello, del pennarello, e di collage riproducenti sezioni di quadri classici per esprimere un collegamento, per me logico, tra l'arte tradizionale e quella attuale di genere surrealista."

Gian Carlo Mattioli

Pittore, restauratore e decoratore Gian Carlo Mattioli opera sia nel pubblico che nel privato. La sua carriera professionale comincia intorno agli anni ’60 dopo gli studi alla Scuola d’Arte di Bologna. Uno dei suoi restauri più imponenti è l’ancona alta 12 metri dell'altare maggiore della chiesa di Santa Maria dei cieli detta dei poveri in via Nosadella, opera di Giuseppe Maria Mazza. Mattioli ha restaurato anche Palazzo Fibbia in via Galliera, intervenendo sugli affreschi del ‘600, ‘700 e ‘800.

Ha lavorato anche come esecutore di scenografie per opere liriche allestite dal Teatro Comunale di Bologna (La Traviata e il Don Giovanni di Mozart) e per il Teatro Testoni per l'opera “I Paraventi” di Genet su bozzetti di G. Pomodoro, e come decoratore in alcuni film dei primi anni novanta.

Dalle fine degli anni ottanta, Mattioli affianca al suo lavoro la ricerca e la catalogazione dei monumenti della Certosa di Bologna. Mattioli ha continuato la sua attività pittorica esponendo le sue opere in varie mostre personali tra cui “La tensione di Achille” al Museo Civico, e “Strutture in tensione” nella sala delle fontane di Villa Pallavicini.

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