"Salomè ovvero lussuria, santità e follia", regia di Guglielmo Del Sante.
Dopo due anni di lavoro e riflessione sul testo originale, Guglielmo Del Sante inaugura un percorso nuovo da lui stesso definito "Opera in prosa". Il libretto dell'opera lirica diventa copione teatrale e la musica viene totalmente eliminata o inserita in punti pregnanti per dare risalto alla drammaturgia, allo sviluppo dell’azione scenica non più dipendente dalla musica.
L’opera in prosa è, secondo Del Sante, uno strumento fondamentale per poter consentire al pubblico di riavvicinarsi alla lirica conoscendo e sperimentando in primo luogo la storia, l'intreccio che viene poi sorretto dalla musica dell’opera lirica. In altre parole il suo lavoro è un invito a studiare lo spunto drammatico per ritornare in un secondo momento a gustare in maniera più piena e meno apatica la grandezza dell’opera lirica.
E’ lirica senza musica, è un rinascimento del melodramma dove i personaggi ci invitano a capire il significato delle loro azioni, le gioie, i dolori, l’esplosione forte e violenta delle emozioni (firma stilistica del regista e della Compagnia che fa sempre riferimento ad una sorta di Neoromanticismo e Neodecadentismo).
Salomè è una femme fatale, è un demone, è una vampira a tutti gli effetti in lei si possono riscontrare tutti i grandi elementi in parte soprannaturali e in parte carnali di una degna erede di Carmilla, la Vampira di Le Fanu ed è la malvagità capricciosa e disperata per eccellenza, conoscitrice della propria potenza, sopraffatta da quel sentimento d’amore sanguigno irrefrenabile, totale, assoluto che porta con sé l’orgasmo, il peccato e la morte.
Il copione dell’opera teatrale è stato direttamente adattato dal regista Guglielmo Del Sante dal libretto dell’opera lirica “Salomè” , a sua volta tratto dall’omonimo dramma di Oscar Wilde, scritto dallo stesso Richard Strauss seguendo la versione ritmica italiana di Ottone Schanzer dell’edizione italiana del 1986 (Casa Musicale Sonzogno – Milano).
LA TRAMA
La vicenda è ambientata nella reggia di Erode a Gerusalemme.
Mentre è in corso un banchetto, si ode la voce del profeta Jochanaan (Giovanni Battista), imprigionato, che annuncia l'arrivo del Messia. Salomè compare sulla terrazza e, incuriosita dalla profetica voce di Jochanaan, ordina alle guardie di infrangere gli ordini di Erode e di liberare l'uomo.
Jochanaan, liberato dalla sua prigione, condanna fermamente i peccati di Erode e di Erodiade. Salomè lo osserva e il profeta, quando se ne accorge, scaccia la giovane, che è sempre più attratta da lui e che vorrebbe baciarlo. Narraboth si sente tradito da Salomè. Jochanaan maledice la giovane e fa ritorno nella prigionia. Escono sulla terrazza Erode ed Erodiade. Erodiade è turbata dalla presenza del profeta e accusa il marito di esserne spaventato. Erode chiede a Salomè di danzare per lui promettendo di darle qualsiasi cosa desideri. Dopo aver danzato la giovane chiede di ricevere su un piatto d'argento la testa mozzata di Jochanaan. Erode tenta invano di dissuaderla e alla fine deve esaudire la richiesta della figliastra. Ricevuta la testa, Salomè ne bacia la bocca coperta di sangue. Erode, sdegnato, ordina ai soldati di ucciderla.
LA COMPAGNIA
“Il Fortunale – Compagnia Romantica e Gotica” con questa opera alternativa si presenta in una veste nuova, azzardata e innovativa.
L’intero staff e gruppo di attori è costituito da giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Costumi, oggetti di scena, musiche e scenografie ddei loro spettacoli sono frutto di una seria e attenta riflessione ispirata ad una visione prettamente neoromantica e gotica, ancora inesistente a livello nazionale e forse Europeo.
IN-TEMPESTATE-RENOVATIO (motto della Compagnia “Il Fortunale”), nel Temporale il rinnovamento, nella tempesta la forza per scuotere il campo delle arti performative e “ricambiare l’aria” laddove regnano ancora stasi e immobilismo culturale. La Cultura e la sperimentazione sono la salvezza dall’abbruttimento civile soprattutto in questo terribile periodo pandemico.
SALOME’ OVVERO LUSSURIA – SANTITA’ – FOLLIA
REGIA e adattamento dal libretto dell’opera lirica di Guglielmo Del Sante
COREOGRAFIA di Angela Crescente
COSTUMI di Tsaku Mika
TRUCCO di Lucia Testa
MUSICHE di Krzysztof Penderecki
INTERPRETI
SARA PIANFORINI nel ruolo di Salomè principessa di Giudea
FABIO MENIS nel ruolo di ERODE, Tetrarca di Giudea
MICHELA RIVETTI nel ruolo di ERODIADE, consorte di Erode
LORENZO RAMACCI nel ruolo di JOCHANAAN, il Battista
DAVIDE NIZZOLI, nel ruolo di Narraboth, capo delle guardie
Lo spettacolo in programma per il giorno 18 marzo, alle ore 21,
è stato annullato dalla Compagnia Il Fortunale per sopravvenuti problemi tecnici.
Il Teatro del Navile comunicherà agli iscritti l'eventuale nuova data di programmazione.
Nella foto: La decapitación de San Juan Bautista di Caravaggio (1608)
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