Venerdì 15 e sabato 16 novembre 2024, alle ore 21, il Teatro del Navile presenta "Io, Ota, riviera di Hiroshima" di Jean-Paul Alègre. Una regia di Nino Campisi.
Con Camilla Cordelli, Fabio Garau, Fabio Menis, Ana Bisbal, Cristian Cuzzola, Alessandro Gibertoni, Luigi Daniel Florian, Noella Bardolesi, Federico Staiano. Traduzione dal francese di Noella Bardolesi e Nino Campisi.
Sound Editing Alessandro Lanza e Federico Staiano.
Agli inizi degli anni '40, Hiroshima era una bella città piena di vita.
Ma dall'altra parte del mondo, alla Casa Bianca, un pugno di uomini decisero altrimenti: il 6 agosto 1945, in una magnifica mattina d'estate, un aereo sganciò sopra la città una bomba atomica di una potenza fino ad allora inimmaginabile. Un lampo squarciò il cielo, e all'enorme esplosione seguì un silenzio mortale. Il fiume Ota entrò in ebollizione e una pioggia nera coprì la terra devastata. Il giorno lasciò il posto alla notte.
"Moi, Ota, rivière d'Hiroshima" è un'opera teatrale di Jean-Paul Alègre, creata nel 2015 che ha come sottotitolo "La mattina in cui scese la notte" ed evoca letteramente il bombardamento atomico della città di Hiroshima il 6 agosto 1945.
La pièce è divisa in 32 scene che si susseguono con un ritmo incalzante.
L'autore dà voce al fiume Ōta-gawa che, attraversando la città di Hiroshima,
racconta gli eventi storici che portarono alla costruzione e allo sganciamento della prima bomba atomica su Hiroshima.
L'opera è stata pubblicata nel 2015 in francese su "L'Avant-scene", e in giapponese sulla rivista Théâtro con una traduzione di Masako Okada. La prima mondiale si è svolta il 23 aprile 2015 al Kai Theatre di Tokyo.
L’anteprima in lingua francese con la regia di Cédric Laubscher è stata presentata in Svizzera nel settembre 2015 al Théâtre de Colombier a Neuchâtel.
Io Ota,riviera di Hiroshima
Dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, la guerra imperversa nell'Oceano Pacifico. Tra il 1943 e il 1944, gli Stati Uniti d'America combattono per riconquistare le isole e gli arcipelaghi conquistati dal Giappone dal 1941 al 1942. Ogni isola è teatro di feroci combattimenti, con migliaia di morti e feriti. Le forze americane si avvicinano al Giappone.
Dal 1942, con il "Progetto Manhattan", gli americani hanno lanciato un ampio programma di ricerca per creare una nuova bomba che abbia la capacità di distruggere un’intera città.
A Washington le discussioni sono in corso: una bomba del genere si potrebbe sganciare sul Giappone? Sarebbe un'azione bellica moralmente difendibile? A livello militare porrebbe fine alla guerra con la capitolazione del Giappone?
A Hiroshima, la riviera Ota, che scorre traquilla e maestosa al centro della città, racconta gli avvenimenti che si susseguono fino al giorno in cui viene sganciata la bomba.
La giovane Akimitsu, una ragazza orfana residente a Hiroshima, scrive al fratello minore Yoshi, che vive a Tokyo dove lavora come calzolaio, invitandolo a lasciare la capitale per trasferirsi da lei.
A causa dei bombardamenti degli americani sulla capitale, la vita in quella città è diventata impossibile e così Yoshi decide di trasferirsi a Hiroshima per andare a vivere da sua sorella presso gli zii.
Il 6 agosto 1945, alla ore 8,15, i due giovani stanno per incontrarsi sul Ponte Aioi del fiume Ota, bersaglio strategico degli americani, quando la bomba atomica esplode. Saranno polverizzati all'istante.
Jean-Paul Alègre
Jean-Paul Alègre, nato 1951 à Le Perreux-sur-Marne, è tra gli autori più rappresentati in Francia. Le sue opere sono sono pubblicate in Francia da l'Avant-Scène, sono state tradotte in più di venticinque lingue e presentate in più di quaranta paesi.
Nel 2003 Jean-Paul Alègre ha ricevuto il Prix de Lyon des Auteurs de Théâtre per il testo Lettres Croisées, nel 2004 l'Académie française lo ha insignito con il Prix Emile Augier per Agnès Belladone.
E' Presidente del Centre des bords de Marne, Scène Conventionnée di Perreux-sur-Marne, il grande complesso culturale dell'est parigino.
E' stato presidente dell' EAT (Ecrivains Associés du Théâtre) dal giugno del 2006 al gennaio del 2011.
Dal 2011 è Presidente della Fondazione Paul Millet.
Dal 2012 è presidente della Commissione Teatro della SACD (Società degli autori e compositori drammatici). Jean-Paul Alègre è cavaliere dell'ordine delle arti e delle lettere.
Tra le sue opere più rappresentate: "Histoires à lire debout", "La Ballade des planches", "C'est Jean Moulin qui gagné", "La Maladie du sable", "Deux tickets pour le Paradis", "Côté Courtes", "Théâtrogrammes", "Lettres Croisées", "Les cinq dits des clowns au Prince", "Agnès Belladone", "C'est nous les loups", "Blanche Maupas, l'amour fusillé..."
Inoltre ha tradotto e adattato molti testi del grande drammaturgo americano Israël Horovitz.
Nel 2012, durante una visita in Giappone per assistere alla rappresentazione giapponese di Deux tickets pour le paradis, Jean-Paul Alègre è stato ospite del sindaco di Hiroshima che lo ha invitato a scrivere un testo per il settantesimo anniversario della prima esplosione nucleare. Da quell’incontro nasce "Moi, Ota, rivière d'Hiroshima", pubblicata nel 2015 in francese su "L'Avant-scene", e in giapponese sulla rivista Théâtro con una traduzione di Masako Okada e rappresentata in prima mondiale il 23 aprile 2015 al Kai Theatre di Tokyo e nel settembre 2015 in Svizzera al Théâtre de Colombier a Neuchâtel, con la regia di Cédric Laubscher.
Nel 2018, ha pubblicato, presso L'Avant-Scène-Théotre, Le Tourbillon de la grande soif (Il vortice della grande sete), rappresentato al Festival Estivades Internationales de Marche-en-Famene (Belgio), una favola ecologica che descrive abilmente il processo irreversibile con cui l’uomo (o una specie che gli assomiglia molto), ebbro di progresso, reso cieco dalla brama di potere e di controllo, esaurisce la natura, e producendo la morte con una ostinata fatalità, esaurisce la sua stessa natura. E questa morte non è solo fisica, è la morte dell’anima, è il male, è quella sete infernale che può spegnersi solo la morte.
Nel 2022 pubblica una nuova opera teatrale, Très Saint-Père, ancora con L'Avant-Scène théâtre, rappresentata in Belgio, a Bruxelles, dalla compagnia "La didascalie" con la regia Monique Dobly, e in Francia, al "Festival national de l'Humour en poche", a Villers-lès-Nancy, con la regia di Patrick Schoenstein.
Nel 2023, Moi, Ota, rivière d'Hiroshima entra a far parte della collezione dei "Carrés classiques", per le edizioni Nathan.
TEATRO DEL NAVILE - SPAZIO ARTE
STAGIONE 2024 - 2025
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sono valide tutte le tessere ARCI dei circoli nazionali e territoriali
Prenotazione e registrazione online obbligatoria
Intero: € 15,00
Ridotto soci ARCI: € 10,00
Ridotto Scuola di Teatro: € 5,00
RINNOVO TESSERE ARCI E NUOVI SOCI
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(con validità dal 1 ottobre 2024 al 30 settembre 2025)
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