Secondo appuntamento con la rassegna "Una stagione all'inferno" e con Mariù Pascoli che legge "Miriam", un racconto di Truman Capote.
Pubblicato nel 1945, "Miriam" fu un grande successo esaltato dalla critica e ciò richiamò su Truman Capote l'attenzione dell'editore della Random House Bennet Cert che gli commissionò il romanzo “Altre voci, altre stanze”, pubblicato nel 1948. Un racconto perfetto che prelude all’horror, inducendo nel lettore una sentimento di paura invasiva.
Una bimba di 10 anni “appare” nella tranquilla e solitaria vita di Mrs. Miriam, un’anziana signora, vedova, che vive con il suo canarino nell’East River di New York. Un neve finissima avvolge la città e solo le luci di un cinematografo rischiarano la sera.
E’ lì che signora Miller incontra una invadente e inquietante ragazzina. Anche lei si chiama Miriam, tanto da indurci a pensare che si tratti evidentemente di un alter ego fantasmatico, un doppio, una allucinazione partorita dall’inconscio della protagonista. Ma questo lo scopriamo solo alla fine del racconto.
“In periodi di terrore e di immensa disperazione vi sono momenti in cui la mente rimane in attesa di una rivelazione, quando sul pensiero si stende un velo di calma;- scrive Truman Capote sul finale del racconto - è come un sonno, una trance soprannaturale; e durante questa pausa si è consci di possedere una forza di lucido ragionamento: bene, e se la signora Miller non avesse mai conosciuto una bimba di nome Miriam?” - “Miriam è un doppio, - spiega Truman Capote - come tanti altri doppi della mia opera. E’ il doppio della signora Miller, come la bambola che a un certo punto fa la sua comparsa è a sua volta è il doppio di Miriam.”
Mariù Pascoli, interprete d’eccezione, fin da giovanissima ha svolto attività cinematografica, teatrale e di doppiaggio. La sua carriera cinematografica inizia nel 1941 con Mario Soldati che la sceglie come protagonista di “Piccolo mondo antico” di Fogazzaro, dove interpreta Ombretta la figlia di Luisa (Alida Valli). Nello stesso anno è protagonista con Jole Voleri e Anna Magnani nel film “La fuggitiva” di Piero Ballarini. Ha in seguito lavorato con Sandro Bolchi, nel teatro e nel doppiaggio con Enzo Biagi, Memo Benassi ed Emma Gramatica. Attrice di cinema e teatro, pianista e clavicembalista, ha insegnato nei Conservatori di Bologna, Pescara, Firenze e Parma ed è stata per ventisette anni titolare della cattedra di Clavicembalo al Conservatorio Statale “G. Rossini” di Pesaro. Concertista, cofondatrice dell’Associazione Clavicembalistica Bolognese, ha scritto su argomenti musicali in importanti riviste (Il Mulino, Hortus Musicus, 415 e altre). Dal 2009, dopo una lunga carriera come concertista di fama e insegnante, è tornata al teatro e collabora con Nino Campisi e con il Teatro del Navile di Bologna, dove è stata protagonista nel 2012 ne “Il compleanno” Harold Pinter e nel 2014 in “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij.
Sabato 10 dicembre, ore 21.
Ingresso libero riservato ai soci con offerta libera: tessera € 1,00 – Biglietteria ore 20.30 - Inizio Spettacolo ore 21 - Prenotazione obbligatoria.
TEATRO DEL NAVILE - SPAZIO ARTE Via Marescalchi 2/b (ang. via D'Azeglio 9) – Bologna. Tel:051224243