Nella foto: Jean Paul Alègre con Annick Cuny a Bologna ospite del Teatro del Navile. Marzo 2008.
Jean-Paul Alègre
Jean-Paul Alègre, nato 1951 à Le Perreux-sur-Marne, è tra gli autori più rappresentati in Francia. Le sue opere sono sono pubblicate in Francia da l'Avant-Scène, sono state tradotte in più di venticinque lingue e presentate in più di quaranta paesi.
Nel 2003 Jean-Paul Alègre ha ricevuto il Prix de Lyon des Auteurs de Théâtre per il testo Lettres Croisées, nel 2004 l'Académie française lo ha insignito con il Prix Emile Augier per Agnès Belladone.
E' Presidente del Centre des bords de Marne, Scène Conventionnée du Perreux-sur-Marne, il grande complesso culturale dell'est parigino.
E' stato presidente dell' EAT (Ecrivains Associés du Théâtre) dal giugno del 2006 al gennaio del 2011.
Dal 2011 è Presidente della Fondazione Paul Millet.
Attualmente è vice presidente della SACD (Società degli autori e compositori drammatici) e presidente della sezione teatro
Jean-Paul Alègre è cavaliere dell'ordine delle arti e delle lettere.
Tra le sue opere più rappresentate: Histoires à lire debout, La Ballade des planches, C'est Jean Moulin qui gagné, La Maladie du sable, Deux tickets pour le Paradis, Côté Courtes, Théâtrogrammes, Lettres Croisées, Les cinq dits des clowns au Prince, Agnès Belladone, C'est nous les loups, Blanche Maupas, l'amour fusillé...
Inoltre ha tradotto e adattato molti testi del grande drammaturgo americano Israël Horovitz.
Nel 2012, durante una visita in Giappone per assistere alla rappresentazione giapponese di Deux tickets pour le paradis, Jean-Paul Alègre è stato
ospite del sindaco di Hiroshima che lo ha invitato a scrivere un testo per il settantesimo anniversario dell’esplosione nucleare. Da quell’incontro nasce Moi, Ota, rivière d'Hiroshima, pubblicato in francese nel 2015 da L'Avant-Scène e dalla rivista Théâtro in giapponese con la traduzione di Masako Okada, cui seguirà nell’aprile dello stesso anno la prima mondiale al Théâtre Kaï di Tokyo. La successiva rappresentazione in lingua francese, affidata al regista svizzero Cédric Laubscher, nel settembre dello stesso anno ha avuto luogo al Théâtre de Colombier di Neuchâtel.