"Dalla" (particolare). Andrea Petrone, 2002. Cover dell'album "Caro amico ti scrivo" edito da BMG Ricordi nel 2002.
“E’ già straordinario che qui le scale si scendano anziché salirle. Poi lo spazio ridotto e quasi nascosto favorisce l’esplosione da basso dei talenti. In più qui si genera quella fusione tra musica e parole che è essenziale per la teatralizzazione. Insomma può proprio diventare il centro di quella rinascita che istituzioni non distratte ma curiose dovrebbero favorire anche per formare il nuovo pubblico, quello dei giovani, che oggi manca.(...). Chi scrive poesie deve poter venire qua a leggerle, qui deve esserci il punto di partenza per tutte le grandi storie.”
Lucio Dalla
(da “Gli artisti sveglino questa città spenta.
Dalla benedice il coraggio del Navile.“
di Lorella Bolelli, Il Resto del Carlino, 5 maggio 2011)
Il teatro di Lucio (1)
Era il 1998 quando Nino Campisi, Lucio Dalla e Marcello Balestra diedero vita al progetto “Musica in Teatro” con l’inaugurazione del Teatro del Navile – Spazio Arte, una vera e propria fucina per i nuovi talenti, uno spazio polivalente per il teatro, la musica e le arti visive.
In tutti questi anni il Teatro del Navile ha portato avanti un lavoro di formazione e di sperimentazione, coniugando tra loro arte, musica e teatro, innovando fortemente il panorama culturale e suscitando l’interesse e il consenso di migliaia di cittadini, soprattutto giovani, che hanno frequentato le stagioni teatrali, la Scuola di Teatro di Nino Campisi e i Corsi di Canto di Paolo Piermattei, Destate i Sogni Festival, Musica in Teatro, le edizioni del BOA festival, le mostre dello Spazio Arte, le Comiche Domeniche, il festival internazionale di cortometraggi, Pavoni Fonici, e le rassegne di teatro e poesia ideate da Lucio Dalla, da Maledetti i poeti a VoxPoetica.
Grazie alla vicinanza artistica di Lucio Dalla, il Teatro del Navile è diventato un luogo magico, unico e inimitabile, luogo di frontiera tra formazione e produzione artistica, retrovia fondamentale per i nuovi talenti.
Lucio Dalla è sempre stato nel cuore del Teatro del Navile, e viceversa, un rapporto di amicizia, di stima, di vicinanza, che andava al di là della vicinanza logistica in Via D’Azeglio.
Un grande artista, un genio musicale assoluto che amava l’arte in tutte le sue forme, dalla pittura al teatro, dalla letteratura alla poesia, al cinema, che è stato capace di grandi intuizioni, al limite della preveggenza, un carismatico Re Mida che aveva il potere di trasformare, di realizzare, di rendere concreto un progetto artistico: ecco chi era Lucio Dalla.
L’attenzione di Lucio Dalla alle vicissitudini del Teatro del Navile e della Scuola di Teatro ci ha sempre onorato e portato fortuna e buoni consigli.
Nel 1998 nasce il Teatro del Navile sotto la buona stella di Lucio che in conferenza stampa dichiara: “Un posto così è essenziale, perché qui si può sperimentare, osare e fare ritorno alla musica acustica, vera, che ormai, sempre meno si trova nei grandi concerti. E' un luogo off-limits anche per il teatro della musica. (...) "Lo utilizzeranno gli artisti della Pressing che sta proprio qui a 10 metri. I Clessidra verranno qui a fare prove, altri musicisti proveranno l'impatto con il pubblico. Qui si potrà lavorare senza quelle selezioni e quella retorica tipiche dei locali dove si fa musica, si lavorerà in modo artigianale. Avevamo proprio bisogno di un posto così".
L’anno successivo, all’inaugurazione della stagione 1999-2000, dopo un appello all’unità di tutti gli artisti della città, Lucio Dalla consegna il diploma di recitazione a Marcello Balestra, protagonista de “I nani” di Harold Pinter, e agli altri 12 giovani allievi-attori della scuola di teatro. In quell’occasione avrà modo di dichiarare con una delle sue fulminanti battute: «Ho comprato una casa di mille metri quadrati qui in via D’Azeglio solo perché c'è il Teatro del Navile. Il Teatro del Navile è un luogo stimolante. A Bologna, ma anche in Italia, si fa solo del teatro ufficiale, questo è invece uno degli ultimi e dei pochi posti dove si può fare teatro di formazione, di avanguardia, dove si può sperimentare, un po come facciamo con la musica. Anche se forse in questo caso è più facile visto che sono tantissimi quelli che suonano».
Con la rassegna “Musica in teatro”, nella stagione teatrale 1999-2000, curata da Marcello Balestra, allora editore della Pressing e poi Direttore Artistico della Warner Music Italia, inizia una collaborazione con i giovani cantanti della scuderia di Lucio Dalla e in pochi anni il Teatro del Navile diventerà luogo ideale per la formazione di musicisti, cantanti e giovani talenti teatrali.
Ed è alla Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi che si formano, oltre a Marcello Balestra, i più stretti collaboratori di Lucio Dalla, la vocalist Carolina Balboni, l’attore Marco Alemanno nel 2000 e il cantautore Paolo Piermattei, nel 2002.
In questa fucina, dove si alternano le prove dei musicisti di Lucio, debutta il concerto di Paolo Piermattei, organizzato da Marcello Balestra, accompagnato da Renato Gattone e Gino Rossi, a cui seguirà l’istituzione del corso di canto nell’ambito dell’attività didattica della Scuola di Teatro. (...)